sexta-feira, 12 de fevereiro de 2016

Gesù al Cuore del Sacerdote

Gesù al Cuore del Sacerdote:

Seguono qui alcune elevazioni di Don Dolindo indirizzate in particolare ai sacerdoti e alla loro missione.

Gocce di balsamo e faville d'Amore


Sei, come me, pastore delle mie pecorelle e devi condurle ai pascoli soprannaturali. Se mostri in te le miserie del mondo, tu cammini nel pietrame della terra, dove crescono solo le spine. Ogni atto mondano, o fatto a modo umano, è un ceppo di spine che non nutrisce ma punge, che non allieta ma insanguina.
Vivi di me, figlio mio, e farai vivere a tua volta di me. Amami con tutto il cuore, e mi farai amare. Come angelo, porta le anime nella via di Dio, e non attrarle come uno che indulga alla debolezza del mondo, o che la consideri come una facile attrattiva al bene. Lo so, non sempre tu vivi, anche nella tua vita religiosa in un mondo soprannaturale. Ma se c'è... fumo acre di boscaglia che brucia, tu va in alto, all'aperto dove c'è azzurro e col tuo esempio di vita santa, molto santa, smorza i sarmenti della miseria che ardono e soffocano.

Ogni atto della tua vita, figlio mio, deve essere un atto sacerdotale, in cui nulla deve mescolarsi della natura, nulla del mondo. Come sacerdote devi essere fulgente nei raggi della bontà di Dio, come brillante che splenda ai raggi del sole. Devi essere mansueto, dolce e calmo. Si mostri in te la bontà: e la misericordia di Dio.
L'anima tua si elevi sulle anime, nel santo ministero, colomba di pace e di purezza, tra i fiori della carità. Senti forte l'impeto della tua natura? Il tuo carattere è reciso e molte volte irruente? Volgi gli occhi a me che portai per te la Croce, senza lamentarmi, avendo l'estrema parola della mansuetudine: Padre, perdona loro, e del compatimento: non sanno quello che fanno.
Abbi grande pazienza e grande dolcezza nei tuoi modi per amor mio.LEGGE...

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